Le opere contenute in questo blog, scritte da Umberto Coro, sono tutelate da diritti d'autore

23 dicembre 2011

Mamma gatta


Mamma gatta…

Non ha più i suoi neonati da allattare
Ora lei non ha più, un padrone…
Un umano che la possa ospitare
Non ha casa, né più i suoi micini
e vagabonda se ne va, nei viottoli della città
a cercare fra i bidoni della spazzatura qualcosa da mangiare.
Con quella nenia triste triste, chiama ancora i suoi gattini,
mentre vaga coi suoi lamenti,
tra i bidoni della spazzatura trova briciole di pane…
Sente poi un eco, come un lamento di un essere, appena nato.
Tra l’immondizia trova un batuffolo
di un cagnolino, li abbandonato.
Mamma gatta non sta un attimo ad esitare,
come lei sa fare…lo afferra tra i suoi denti come se fosse
qualcosa da baciare
Attenta come una vera mamma
se ne va col cagnolino, senza badare a razze
come fosse il suo micino!
va a cercare un luogo più sicuro, per proteggerlo,
allattarlo, come fanno tutte le mamme con il loro bambino.
Mamma gatta allatta un cucciolo di cane appena nato!
È felice ed orgogliosa di aver fatto ciò che ha fatto
Fa le fusa al suo piccino. Ora è sicura tra le rovine
di un vecchio magazzino abbandonato.
Non le importa se gli umani non si accorgono di lei
Non le importa di esser diva per un gesto tutto suo
Non le importa se i giornali per un gesto così…da umano?
Non parleranno e non scriveranno mai di lei.
Umberto Coro. Cuorgnè, 08-01-09

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