Le opere contenute in questo blog, scritte da Umberto Coro, sono tutelate da diritti d'autore

13 dicembre 2011

"Il cane pastorello"

Esci presto stamani
Con le tue pecore ed il tuo
Fedele amico, il cane.
Lasci le pecore al pascolare
E tu seduto sopra una roccia, cominci a pensare
Forse ad un futuro migliore
Di diventare ingegnere oppure professore.
Poi ti butti su prato e;
cominci a sognare, a sognare!
Ma ecco ad un tratto abbaiare
Il tuo fedele amico, il cane e mezzogiorno
E devi mangiare, apri la sacca
C’è del formaggio, salame e un tozzo di pane
Non sei soddisfatto
È poca la roba e tanta la fame
Ma senza rimorso la dividi
Col tuo fedele amico, il cane.
Ad un tratto vedi le pecore agitarsi e scappare,
lasci tutto così e vai di fretta per farle calmare.
Torni poi indietro con la rabbia tra i denti e non basta
Bastoni il tuo cane, perché si ha mangiato tutto
Il formaggio tutto il tuo pane!
Povero cane fuggendo si mette ad urlare
Chissà se tornerà con te, nei campi al pascolare.
È sera ormai, ti senti un po' triste ed in colpa
Per aver bastonato il tuo fedele amico, il cane!
Ma eccolo! Eccolo ad un tratto arrivare.
A una busta in bocca(Be non esagerare!)
Lui si scodinzola timido e pian pianino
con la testa china a te si avvicina! Per farsi perdonare
Tu gli vai incontro piangendo
Lo abbracci dicendo “ Sei tu che mi devi perdonare!”.

Umberto Coro. (scritta ad Olbia nel 1980 )

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