Le opere contenute in questo blog, scritte da Umberto Coro, sono tutelate da diritti d'autore

27 novembre 2011


Nevicata

Opera di Umberto Coro

22 novembre 2011

"L'ho sempre pensato"

Allora… il sole
sembrava che sorgesse solo per noi!
I suoi raggi mandavano
la gioia della vita, la gioia dell’amore.
Poi un giorno si oscurò per noi,
ancor prima di tramontare!
Così scoppiò un lungo temporale.
Da allora…
non riuscì più a splendere per noi quel sole!
Non c’era più un sorriso sereno.
Un qualsiasi dialogo alimentava il temporale.
Così noi ci siamo allontanati,
ognuno a cercare il suo sereno!
per non scagliarsi le colpe l’uno sull’altra.
N'è passato di tempo da allora
con la vita che scorre da sola.
Sai io ora ho una compagna, e tu?.
La mia si chiama solitudine; con lei parlo sempre!
Lei non si stanca mai di ascoltarmi!
Sai le parlo anche di te!
Le volte che ti ho amato, che ti ho odiato,
le volte che ti ho cercato, ma in orgoglio mai trovato.
Sai non te l’ho mai detto ma l’ho sempre pensato!
Che ti apprezzo per un gran motivo.
Voglio dirti grazie e ancora grazie!
Per avermi regalato quattro stelle che sono i nostri figli,
che aprono il cielo più immenso del cuore.
Grazie e scusa se non l’ho detto mai prima
ma l’ho sempre pensato!
Sai la vita si prende sempre tutto,
ma lascia anche quel che ha dato un ricordo,
un affetto una carezza, una soddisfazione!
Sai non te l’ho mai detto ma…
L’ho Sempre Pensato!

Umberto Coro Cuorgnè,09.12.06

(Tratta da op. unica “Petali X Voi” DEP. SIAE)

"Carissima terra mia"

Ti faccio sapere, che dopo tanto tempo
comincio a stare male e che in questo momento
ho tanta voglia di rivederti
Carissima terra mia, con me sei stata avara!
Avara di lavoro, ma ricca di un gran tesoro
c’è la mia gente, che ha un cuore d’oro
e poi vorrei rivedere nei campi le onde del grano,
sentire quel dolce profumo di alloro.
Le colline, che profumano di resine, d’eucalipti.
Rivedere quelle scogliere strapiombanti
sull’azzurro mare.
Ti giuro, che ho tanta voglia di rivederti,
ho tanta voglia di ritornare.
Carissima terra mia
adesso basta, perché potrebbe farti male
questa mia lettera, che ti parla soltanto di nostalgia.
Saluta la mia gente, ma non dire a loro niente.
Non dire che ho tanta voglia di te e della mia gente,
non dire che ho pianto per te.
Ora ti lascio e ti abbraccio… “ti amo!!”
Chi ti ha scritto?
Un emigrante Lontano.

Umberto Coro, Olbia-1982-

(scritta per un emigrato residente in Germania)